Crisi di civiltà, di Noam Chomsky

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Questo libro raccoglie in anteprima mondiale tre lunghe interviste rilasciate da Noam Chomsky nel corso della pandemia di COVID-19. Naturalmente, per il grande intellettuale americano anche questa crisi globale è occasione per analisi approfondite che vanno molto oltre i terribili problemi contingenti, che sono in gran parte figli di una società già gravemente ammalata da ben prima dell’esplosione del virus.
Le scelte dei «potenti della terra» da troppo tempo dimostrano come la sopravvivenza stessa dell’umanità sia una questione di secondo piano rispetto alle possibilità di arricchimento di una piccola élite. Partendo dal proprio privilegiato punto di vista sugli Stati Uniti, Chomsky ci mostra con straordinaria lucidità come il paradigma dominante fatto di neoliberismo, distruzione della politica a favore di un’illusoria supremazia e autonomia del mercato, totale e reale incompetenza unita ad autentica malafede non possa che portare inevitabilmente al disastro.
All’analisi. Chomsky affianca sempre l’invito alla resistenza, all’attivismo. Esistono nel mondo focolai di «internazionalismo al servizio dei popoli»: bisogna lavorare perché quel virus si propaghi





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