Annunziata Rositani, La letteratura sapienziale nell’antica Mesopotamia

Dopo una sezione preliminare sugli aspetti etno-antropologici della letteratura sapienziale, il volume offre una panoramica chiara e accessibile delle principali composizioni mesopotamiche annoverabili sotto la definizione di letteratura sapienziale: raccolte di proverbi e di precetti morali; istruzioni per la vita di ogni giorno, sulle attività agricole e anche per il comportamento che deve tenere un principe; riflessioni sul problema della teodicea, tenzoni e dialoghi che vedono due elementi disputarsi la palma della vittoria o un padrone discutere con il suo servo su cosa sia meglio fare della vita; le varie versioni del tema del Giusto sofferente con le inevitabili domande sull’utilità della fede negli dèi. Tutti i testi sono tra loro connessi dalla stessa linea di riflessione esistenziale e filosofico-dottrinale che sottende alla letteratura didattica o sapienziale, conferendole i giusti confini nell’ambito di un’ampia produzione letteraria in cuneiforme. Seguendo lo stesso tema conduttore sono state analizzate in chiave sapienziale alcune grandi composizioni letterarie mesopotamiche, come il Poema di Atra-hasis, l’Epopea di Gilgamesh, il Poema della creazione o Enuma elish e alcuni testi umoristici.

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